- “Ho capito bene?” Ascolto, osservo, analizzo, schematizzo, mi confronto con chi mi ingaggia per essere ragionevolmente sicuro di aver compreso obiettivi, esigenze e vincoli. La modellazione è il mio punto di forza. Cerco di curarne ogni aspetto, in modo che sia frutto di una visione d’assieme del sistema e che ciascun attore coinvolto abbia chiarezza sul proprio ruolo.
- “Se facessimo così, otterremmo ciò che serve?“. Propongo e correggo la proposta in modo che sia comprensibile (attenzione al linguaggio) e rispondente a quanto emerso.
- “Bando alle ciance...”. Passo all’azione: progetto, coordino, scrivo codice, tiro cavi di rete, spiego, redigo rapporti. Per trattare informazioni e conoscenze occorre spesso fare attenzione a tutti i livelli: da quello più materiale del mezzo o supporto fino a quello più astratto dell’immaginario di chi deve decidere o lavorare tutti i giorni con quelle informazioni e quelle conoscenze.
- “Come sta andando?“. Misuro e controllo gli indicatori prestazionali. Si trova sempre il modo di quantificare o codificare e questo è importante perché permette di tenere sotto controllo l’andamento o di raffrontare con organizzazioni analoghe (es. concorrenti).
- “Va bene così? O vale la pena cambiare?“. Rifletto, rimugino, valuto alternative e possibili miglioramenti. La creatività si può gestire, ci sono dei metodi. Si può decidere a priori di trovare un certo numero di soluzioni o approcci. Si può generare da soli o in gruppo. Le idee generate vengono poi sottoposte a selezione alla Darwin: sopravviveranno solo le più adatte.
- “Ho capito bene?“. Ricomincio ad ascoltare ed osservare. Se si vuole, si può sempre migliorare. Se serve, si può tenere sotto controllo ciò che accade, anche fuori dal nostro controllo, ed adeguare il lavoro fatto.
Il percorso è “a spirale“, non è semplicemente circolare. Ad ogni interazione s’innalza il livello di confidenza, ingrediente di primaria importanza per proposte progettuali di qualità (efficaci ed efficienti).
Parto dal principio che la verità si costruisce insieme, un po’ come la libellula vede la realtà attraverso migliaia e migliaia di ommatidi, piccoli “occhietti” esagonali.
Indicazioni
- Utile in ogni ambito: personale, familiare, sociale, aziendale.
- Analisi dei Rischi e delle Opportunità.
- Ricerca di soluzioni tecnologiche.
- Allestimento o ristrutturazione di reti di collaborazione
- Calcoli di Convenienza.
- Cantieri informatici.
- Formazione in ambito informatico.
- Individuazione e trattamento degli asset digitali.
- Codifica e trattamento del Know How delle Organizzazioni.
Controindicazioni
- Forniture di hardware di largo consumo – meglio la GDO.
- Sviluppo in solitaria di siti Web o software o hardware (assemblaggio e networking): lavoro sempre con collaboratori.
- Progettazione Grafica o Consulenza Organizzativa: meglio se passo il contatto del mio partner in tale ambito…
- Amministrazione opaca: il “nero” è, per definizione, non-gestione, pone ostacoli insormontabili al mio lavoro.
Affronto la complessità con approccio collaborativo e con pazienza.